La basilica del Corpus Domini: il "miracolo" della sua nascita

La Basilica del Corpus Domini di Torino è una delle chiese più amate dai torinesi. Si trova in Piazza Corpus Domini, la piazza attigua a Piazza Palazzo di Città.
La sua storia è inscindibilmente legata a quella dell’attuale Chiesa dello Spirito Santo che si trova in Via Porta Palatina.
Ve la racconto, anche perché spiega la presenza di due chiese così vicine da toccarsi l’un l’altra!

chiesa corpus domini torino
La Basilica del Corpus Domini di Torino


Nel XV secolo la Chiesa dello Spirito Santo si chiamava Chiesa di San Silvestro ed aveva il suo ingresso rivolto in direzione dell’attuale Basilica del Corpus Domini, della quale peraltro non esisteva neanche una vaga idea! L’attuale Piazza Corpus Domini aveva il nome di Piazza del Grano ed era collegata alla vicina Piazza delle Erbe (l’attuale Piazza di Palazzo di Città), che era la piazza più grande di tutta la città, e a un nugolo di altre vicine piazzette dedicate ai commerci.  

Quando nel 1453 si compì a Torino il miracolo del CorpusDomini, la città era in festa e il primo pensiero fu quello di celebrare l’evento.
 
In verità però fino al 1509 non venne deciso nulla riguardo a cosa fare, poi quell'anno il Consiglio della Credenza Maggiore del Comune stabilì di far dipingere il nome di Gesù sulle porte d’accesso alla città.
Venne fatto, ma i devoti torinesi sentenziarono che era troppo poco, e l’anno dopo venne stabilita la costruzione di una piccola cappella nei pressi della Chiesa di San Silvestro.
Inspiegabilmente però non venne realizzato nulla neppure di questo progetto. Venne costruito piuttosto un nuovo piccolo altare all’interno del Duomo, ma i fedeli volevano pregare sul luogo del miracolo e lì si radunavano. Fu quindi eretto un pilone davanti alla Chiesa di San Silvestro, che comunque non bastò a colmare il disappunto dei torinesi.

Dieci anni dopo l’arcivescovo di Torino riprese in mano la questione e decise di far edificare una edicola con oratorio porticato in Piazza del Grano. Il progetto venne affidato a Sanmicheli che però ci mise 7 anni per consegnare il disegno. Poi, per fortuna, bastò solamente un anno per portare a compimento l’opera. Correva l’anno 1529.

Una settantina d’anni più tardi, Torino fu colpita da un’ondata di peste e qualcuno iniziò ad insinuare che si trattasse di una punizione divina dovuta al fatto che la tanto decantata celebrazione del miracolo del Corpus Domini di fatto non si fosse mai concretizzata in un’opera di sufficiente livello. 
La Città fece quindi voto di edificare una chiesa dedicata al Corpus Domini se la pestilenza fosse passata.

La peste finì e nel 1598 iniziarono i lavori per la costruzione della nuova chiesa e l’edicola del Sanmicheli venne distrutta.
Per poco non venne distrutta anche la Chiesa San Silvestro, che qualcuno voleva conglobare alla chiesa nuova in un’unica struttura. Venne però riadattata all’esigenza di costruire la basilica sul luogo del miracolo.
Ne venne modificata la pianta e il lato di ingresso e venne cambiata la sua dedicazione: diventò così la Chiesa dello Spirito Santo.

Oggi sulla pala dell’altare della Basilica del Corpus Domini è rappresentato il miracolo, così come negli affreschi sulla volta.
La basilica è davvero ricca di opere artistiche di pregio e non solo: la città ha sempre dedicato una certa attenzione e cura al suo miglioramento estetico, forse anche per una sorta di riconoscenza che nel tempo non si è mai spenta.


Elisa Creaidee

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